La caverna delle Arene Candide (o Grotta “Armassa”) è un importante sito archeologico in grotta situato sul margine superiore delle ex Cave di Ghigliazza. Il suo nome deriva da una
duna costiera di sabbia (arena) bianca (candida) situata un tempo ai piedi
delle falesie del promontorio della Caprazzoppa.
La celebrità internazionale del sito deriva dagli scavi avvenuti tra il 1940 e 1950 che evidenziarono ben 19 sepolture
paleolitiche, (circa 25 mila anni fa) dove spicca la ricchezza del corredo funebre deposto accanto al corpo di un adolescente al momento dell’inumazione che sarà chiamato “Giovane Principe”
Si tratta di uno scheletro di un giovane disteso sul fianco sinistro, in un vero e proprio letto di ocra rossa. Sul
cranio gli scavatori poterono osservare centinaia di piccole conchiglie forate, che originariamente erano forse cucite su una cuffia o berretto di pelle animale. Altri ornamenti di osso e
conchiglia erano poi all'altezza delle ginocchia, della spalla e del polso sinistro. Nella mano destra stringeva una grande lama di selce (un vero coltello di 25 cm). All'altezza del
petto presentava anche quattro bastoni forati ottenuti da porzioni di corno di alce decorati da sottili linee incise a rappresentare un completo disegno geometrico.
Due bastoni di comando sono disposti sul lato destro e altri due sul lato opposto.
Gli scopritori notarono anche raggruppamenti di pietre deposte sui piedi e sulle mani. Il giovane, che presenta un’altezza
presunta di 1,70 mt, piuttosto notevole vista la giovane età di circa 15-16 anni, ha il cranio dolicocefalo ed una grossa ferita alla mandibola (parte della quale manca completamente) che è stata
riempita da sostanza colorante gialla (limonite).
Il “Giovane Principe” è da considerarsi una delle più belle e complete
sepolture del paleolitico superiore d’Europa. I numerosi reperti provenienti dagli scavi tuttora attivi, sono conservati
presso il “Museo Archeologico del Finale” a Finalborgo. La caverna è
aperta al pubblico in estate con visite guidate organizzate.